Il Seminario di studi, promosso e realizzato dalla Fondazione de Stefano, con la consulenza del Consultorio Familiare dell’Istituto Toniolo di Napoli, intende offrire agli operatori dei servizi sociali, sanitari, educativi, formativi e ai professionisti interessati al tema, un’occasione per riflettere sui nodi della
genitorialità.
Il seminario ha un carattere laboratoriale, pertanto sarà articolato in fasi di plenaria e di elaborazione in piccoli gruppi. L’iniziativa si inserisce in un processo di progettazione partecipata connesso alla realizzazione dello Sportello per le Famiglie.

Il progetto ha avuto inizio con una indagine sul rapporto tra risorse e problemi sociali del territorio che ha coinvolto numerosi testimoni privilegiati (operatori dei servizi sociali e sanitari, presidi e dirigenti scolastici, esponenti del mondo cattolico, rappresentanti della associazioni e delle istituzioni).

Dall’Osservatorio privilegiato rappresentato dai servizi per la persona emergono, tra luci ed ombre, alcune indicazioni: la famiglia, nelle sue molteplici configurazioni, appare oggi contrassegnata da nuclei sempre più piccoli, più soli, che assolvono con grande difficoltà gli impegni di cura sia nei confronti dei figli che dei genitori anziani. A fronte dei cambiamenti sociali e culturali in atto le persone normalmente manifestano incertezze e incontrano difficoltà a trovare nuovi equilibri affettivi e relazionali tra progettualità di coppia, aspirazioni individuali, responsabilità genitoriali e solidaristiche. Le nuove famiglie risultano caratterizzate, così, da equilibri relazionali di per sé instabili e in continua ridefinizione che necessitano spesso del sostegno di
operatori e servizi competenti per affrontare compiti evolutivi così impegnativi
e critici.

L’utilizzo del metodo della progettazione partecipata garantisce una maggiore sintonia con gli operatori pubblici e del terzo settore e facilita le connessioni per un effettivo lavoro di rete.
Pertanto il seminario, grazie al contributo dei partecipanti, offrirà spunti e indicazioni preziose per costruire un servizio che possa effettivamente essere una risorsa per il territorio cilentano.